Il nostro circolo nacque nell’ottobre 1948, quando un gruppo di ragazzi con una grande voglia di divertirsi e stare insieme dopo i drammatici anni della guerra, seguendo il consiglio di amici più anziani, decise di organizzarsi e dar vita ad un circolo all’interno del quartiere, formando anche una piccola squadra di calcio.
Per i ragazzi, oltre alla trottola o al gerlo, il calcio era a quei tempi l’unico svago possibile, anche se veniva giocato su una pavimentazione di sassi, com’era allora il piazzale Inzani e con un pallone fatto di stracci ben legati.
A quei tempi le società sportive si chiamavano Rapid, Vigor, Triestina, Farnese, ma il nostro campanilismo di borgata ci fece decidere, stimolati da quell’orgoglio che ci ha sempre accompagnati anche in seguito, di chiamarci Circolo Inzani. Questa fu la nostra scelta, e la squadra di calcio iniziò a difendere questo nome in campo provinciale. Si ricordano alcuni di quei giocatori: Franco Orchestra, Oreste Cereoli, Pierino Bottioni, Guglielmo Guarnieri, Vittorio Ghinelli, Orazio Zanni (attuale presidente) e tanti altri; in porta Arturo Amoretti, Guido Bonazzi era l’allenatore. Per due anni il circolo ebbe sede in due stanzette nella casa del Comune dietro la “Bottegaia Ninè”, Qui iniziò anche la gestione di un piccolo bar.
Il primo Presidente fu Virgilio Avanzini, il cassiere Antonio Bertani, il segretario Orazio Zanni. Va ricordato in particolare l’impegno profuso da Vincenzo Greci, Mario Bertoli, Alfredo Caselli, Silvio Pecci, Primo Porcari e di tanti altri.
Nel 1959 la squadra di pallavolo maschile del Circolo Inzani militò in serie A. Bruno Estasi fu il capitano, primo parmigiano a vestire la maglia azzurra assieme a Ferramola, Nisardi, ecc.
Affermatosi con gli anni in campo sportivo, il Circolo Inzani si fece più ambizioso e volle ulteriormente allargarsi, trasferendosi da piazzale Inzani 15, dov’è ora la Trattoria Aldo, in via D’Azeglio 45.
I debiti che il circolo andava ad accollarsi non ci preoccupavano, ma ci dispiaceva dover lasciare il piazzale, dove molti erano nati e cresciuti. Grazie alla nuova sede fu però possibile sviluppare numerose iniziative, dallo sport, alla ricreazione, alla cultura.
Nell’anno 1965 nacque la sezione di Lotta Greco Romana, seguita da Saverio Monica e Cesare Chiesa. Con i lottatori Achille Pizzarotti e i fratelli Bassi, diventò presto una delle più forti squadre a livello nazionale e nel 1972, anno indimenticabile, Vivaldo Vellutini Kg 68 e Celino Dall’Asta Kg 82 si laurearono campioni d’Italia assoluti. Con i piazzamenti di Ivan Vellutini e Maurizio Paini la squadra si classificò al 2° posto assoluto alle spalle della Marina Militare.
Nel 1970 nacque la sezione di Judo, seguita dal maestro Luciano Verzelloni, che ha conquistato innumerevoli titoli, sia a livello regionale che nazionale.
Seguita oggi dall’istruttore G.Carlo Aliani é un fiore all’occhiello della nostra società, dove brilla la neo campionessa italiana Giulia Cantoni.
Un’altra sezione sportiva che ha raggiunto eccellenti traguardi è quella di Ginnastica Ritmica, con centinaia di bambine che attualmente frequentano i nostri corsi, seguite da insegnanti preparate e competenti. Per questa disciplina va ricordato il trionfo a Genova nel 1990 di Francesca Tramelli, campionessa italiana senior.
Infine il grande passo nel 2001; il trasloco del Circolo a Moletolo, nel quartiere sportivo sorto a ridosso del casello autostradale.
La ristrutturazione della casa colonica, la gestione dei campi di tennis, calcio e calcetto e la costruzione della nuova palestra ha impegnato e impegnerà nei prossimi anni gran parte delle risorse disponibili.
Da quell’ottobre 1948 ad oggi il Circolo Inzani ha percorso tanta strada, il suo nome ed i suoi colori si sono sempre fatti onore ed attualmente è conosciuto, apprezzato ed agonisticamente temuto in tutta l’Italia e in tante nazioni europee, Germania, Russia, ex-Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania, Francia, Spagna.
Grazie a questa pluridecennale attività, il Coni gli ha conferito nel 1986 la stella di bronzo per meriti sportivi, seguita nel 1988 dalla stella d’argento e nel 2005 dalla stella d’oro, il massimo riconoscimento che una società sportiva possa ottenere.
Orazio Zanni